Confermazione – Cresima*

2° sacramento dell’iniziazione cristiana


203 Che cos’è la confermazione?

La confermazione è il sacramento che porta a compimento il battesimo e con cui riceviamo i doni dello Spirito Santo. Chi sceglie liberamente la vita di figlio di Dio e invoca lo Spirito di Dio sotto i simboli dell’imposizione delle mani e dell’unzione con il crisma riceve il potere di testimoniare l’amore e la potenza di Dio nelle parole e nei fatti. Egli è adesso a tutti gli effetti un membro responsabile della Chiesa cattolica. [1285-1314]

Quando l’allenatore manda in campo un giocatore, gli appoggia una mano sulla spalla e gli dà gli ultimi consigli; simile è anche il senso della confermazione: ci vengono imposte le mani e possiamo “entrare in campo” nella vita. Grazie allo Spirito Santo sappiamo quello che dobbiamo fare, lui ci ha dato motivazione in abbondanza, le sue parole di incoraggiamento risuonano nelle nostre orecchie. Sentiamo il suo aiuto, non tradiremo la sua fiducia e sceglieremo di giocare per lui. Non abbiamo che da ascoltarlo.


204 Cosa dice la Sacra Scrittura del sacramento della confermazione?

Già nell’Antico Testamento il popolo di Dio attendeva l’effusione dello Spirito Santo sugli uomini. Gesù visse in un particolare spirito di amore e di unione perfetta con il Padre celeste. Questo Spirito di Gesù era lo Spirito Santo che il popolo di Israele desiderava, ed era lo stesso Spirito che Gesù promise ai suoi discepoli, che 50 giorni dopo Pasqua, a Pentecoste, scese su di loro. Ed è ancora questo Spirito Santo di Gesù che scende su chiunque riceva il sacramento della confermazione. [1285-1288, 1315]

Già negli Atti degli Apostoli, che furono scritti pochi decenni dopo la morte di Gesù, vediamo Pietro e Giovanni in “missione”: ai nuovi cristiani, che erano stati solo battezzati nel nome del Signore Gesù, i due imponevano le mani perché il loro cuore venisse riempito dallo Spirito Santo.


205 Cosa avviene durante la confermazione?

Con la confermazione viene impresso nell’anima di un cristiano battezzato un sigillo indelebile che si può ricevere una volta soltanto e che fa per sempre di questa persona un cristiano. Il dono dello Spirito Santo è la forza che viene dall’alto nella quale quest’uomo, con la sua vita, rende vera la grazia del suo battesimo, e diviene “testimone” per Cristo. [1302-1305, 1317]

Farsi cresimare significa firmare un “contratto” con Dio. Il cresimando dice: “Sì, io credo a te, mio Dio, dammi il tuo Spirito, poiché io appartengo in tutto a te, non mi separerò mai da te e ti testimonierò per tutta la mia vita in corpo e anima, con le azioni e con le parole, nei giorni belli e in quelli brutti”. E Dio dice: “Anch’io credo in te, figlio mio, e ti donerò il mio Spirito, anzi me stesso; apparterrò in tutto a te, non mi separerò mai da te, in questa vita e in quella eterna, sarò presente nel tuo corpo e nella tua anima, nelle tue azioni e nelle tue parole. Io ci sarò anche quando tu mi dimenticherai, nei giorni belli e in quelli brutti”.


206 Chi può ricevere la confermazione, e cosa è richiesto ad un cresimando?

Ogni cristiano cattolico che ha ricevuto il sacramento del battesimo ed è “in stato di grazia” può essere ammesso alla cresima. [1306-1311, 1319]

Frattanto gli apostoli, a Gerusalemme, seppero che la Samaria aveva accolto la parola di Dio e inviarono loro Pietro e Giovanni.
Essi scesero e pregarono per loro perché ricevessero lo Spirito Santo; non era infatti disceso sopra nessuno di loro,
ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. (At 8, 14-16)

Essere “in stato di grazia” significa non aver commesso peccati gravi (peccati mortali). Con un peccato mortale ci si allontana da Dio e ci si può riconciliare con lui solo con la confessione. Un (giovane) cristiano che si prepara alla confermazione si trova in una delle fasi più importanti della propria vita: farà di tutto per abbracciare la propria fede con il proprio cuore e con il proprio intelletto; da solo e con altri chiederà in preghiera lo Spirito Santo; cercherà in ogni modo di riconciliarsi con se stesso, con gli uomini de proprio ambiente e con Dio; per questo c’è la confessione, che avvicina a Dio anche se non si sono commessi peccati mortali.


207 Chi può amministrare la cresima?

Il sacramento della cresima è normalmente amministrato del vescovo. Se necessario il vescovo può delegare un sacerdote. In casi di pericolo di morte ogni sacerdote può amministrare la cresima. [1312-1314]


* Youcat italiano. Youth catechism per conoscere e vivere la fede della Chiesa, Città Nuova Editrice, 2011.

Il testo è strutturato in domande e risposte; i numeri riportati a conclusione di ciascuna risposta fanno riferimento a ulteriori e più approfondite esposizioni del “Catechismo della Chiesa cattolica” del 1997. Il commento che segue vuole offrire […] un aiuto ulteriore per la comprensione del significato esistenziale delle domande via via trattate.


 
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